La linea e il circolo

Studio logico-philosophico sull’analogia

Monographie

La linea e il circolo

Studio logico-philosophico sull’analogia


Auteur :
  • Année : 1968
  • Maison d'édition : Il Mulino
  • Édition : Originale
  • Pages : 1096
  • Support : Document imprimé
  • Langue : Italien
  • Date de création : 18/11/2020
  • Dernière mise à jour : 18/11/2020

Aucune information sur les auteurs de paratexte n'a été enregistrée pour ce document

Aucune élément de paratexte n'a été enregistré pour ce document

Résumé 

Italien

Il tema “analogia” funge da filo conduttore, pietra di paragone e pretesto critico per una ricerca sopra i principî razionali – ma non per questo “logici” – che regolano nella prassi il modo umano di vivere, di sentire e di pensare. Da un punto di vista logico, l’analogia non ha ancora trovato una convincente sistemazione, ed è dubbio se potrà mai trovarla. C’è in essa qualcosa che non quadra, e che induce a estrometterla dall’universo del discorso di rigore. Tuttavia, dopo averla rifiutata in teoria, si continua a farne uso come nulla fosse. È sufficiente porsi con onestà alcune domande (che cosa provano i ragionamenti analogici? fino a che punto si possono considerare logici? entro quali limiti la logica è norma del razionale? è possibile contraddistinguere i concetti nei confronti delle metafore? a quali condizioni si può parlare di un’obiettività scientifica?) per dover rivedere in maniera spregiudicata molti dei nostri più accreditati abiti mentali. Da un punto di vista filosofico, l’analogia è insostituibile. Essa è il principale strumento di mediazione fra la conoscenza scientifica (particolare) e la coscienza filosofica (universale). In altri termini, l’analogia è il principio di simmetria che media e contrappone logica e dialettica. Secondo Platone, ci sono due diversi principî di simmetria: la “linea” e il “circolo”. Dall’opposizione fra questi due principî ordinatori, tramite l’analogia, derivano molte importanti conseguenze e, non per ultimo, un rilancio della filosofia. E precisamente di una filosofia che non voglia essere né metafisica né pura critica, ma poetica dell’immaginazione esatta e scommessa sul futuro. (Risvolto dell’autore per la prima edizione, Il Mulino, 1968).

Mots-clés